La rivoluzione di Papa Francesco: benedizioni alle coppie omosessuali e maggiore presenza femminile nella Chiesa
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Il Pontefice ha ribadito il suo principio di accoglienza universale, sottolineando che nessuno dovrebbe essere escluso dalla benedizione della Chiesa, indipendentemente dalla propria identità o orientamento. «Io non benedico un 'matrimonio omosessuale', benedico due persone che si vogliono bene e gli chiedo anche di pregare per me – ha spiegato il Pontefice nel colloquio con il direttore del settimanale Credere, don Vincenzo Vitale –. Sempre nelle confessioni, quando arrivano queste situazioni, persone omosessuali, persone risposate, prego e benedico sempre. La benedizione non va negata a nessuno. È per tutti, tutti, tutti.»
Papa Francesco ha poi criticato l'ipocrisia che circonda la concessione delle benedizioni evidenziando una contraddizione nel comportamento delle persone. «I peccati più gravi – ha detto – sono quelli che si travestono di un’apparenza più ‘angelica’. Nessuno si scandalizza se do la benedizione a un imprenditore che magari sfrutta la gente: e questo è un peccato gravissimo. Mentre si scandalizza se la do a un omosessuale… Questa è ipocrisia! Ci dobbiamo rispettare tutti. Tutti! Il cuore del documento è l’accoglienza».
Il documento a cui si riferisce è la Dichiarazione “Fiducia supplicans” sul senso pastorale delle benedizioni del Dicastero per la Dottrina della Fede pubblicato nel dicembre 2023, testo che autorizza la benedizione delle coppie "irregolari"e che ha suscitato forti reazioni.
Un esempio? Il 2 febbraio 2024, circa 90 ecclesiastici e intellettuali cattolici di tutto il mondo hanno pubblicato una «petizione filiale» per chiedere il ritiro della dichiarazione. L'iniziativa ha preso forma soprattutto attraverso il media conservatore americano LifeSite, noto anche per essere un punto di riferimento per gli oppositori delle politiche del Papa e che ha avviato una campagna contro la dichiarazione evidenziando le preoccupazioni e le critiche di una parte del mondo cattolico. Il sito ha pubblicato una lettera aperta intitolata "Appello Filiale a tutti i Cardinali e Vescovi della Chiesa Cattolica", in cui si chiede loro di opporsi alle benedizioni previste dalla dichiarazione nelle rispettive diocesi. Inoltre, si sollecita Papa Francesco a ritirare il documento nella sua totalità, in risposta alle preoccupazioni sollevate dalla comunità cattolica. Questa petizione ha generato un acceso dibattito all'interno della Chiesa cattolica, evidenziando le divisioni esistenti riguardo a questioni etiche e dottrinali.
Tornando all'intervista rilasciata al settimanale Credere, Francesco ha annunciato nuove nomine di donne in Curia, riconoscendo apertamente la loro competenza e capacità nel svolgere incarichi ecclesiastici. «Le donne fanno meglio degli uomini in certi incarichi» ha dichiarato, incoraggiando una maggiore presenza femminile all'interno della struttura ecclesiastica. Le sue parole offrono uno spunto importante di riflessione su come la Chiesa possa essere più inclusiva e rispettosa della diversità umana, riflettendo i valori fondamentali di amore e accoglienza.
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